CENNO STORICO SUI XIII COMUNI VERONESI
I CIMBRI erano un popolo che
risiedeva nelle zone nord dell’attuale Jutland, Danimarca, e che un tempo
si chiamava Kimberland cioè terra dei cimbri. Questo popolo circa
200 anni prima di Cristo dovette emigrare verso sud e dopo varie tappe,
decise di entrare in Italia attraverso il Brennero, così come fecero
molti altri popoli . I cimbri trovarono l’opposizione dell’esercito romano
e dopo vari scontri il console Caio Mario e le sue armate sconfissero definitivamente
i cimbri: Sembra che alcuni sopravvissuti da questa disfatta , rifugiatisi
sulle zone impervie e disabitate delle Prealpi Venete fondarono le comunità
attuali cimbre del veronese, del vicentino e del trentino.
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Questa versione storica venne in seguito contestata dopo il ritrovamento di alcuni documenti in cui si poteva leggere che nel 1287, il vescovo di Verona, Bartolomeo della Scala, chiamò dalla vicina Baviera dei coloni boscaioli "tzimberer" per disboscare le zone montane della Lessinia veronese di sua proprietà. Offrì loro la possibilità di costruirsi un dimora fissa sull’impegno di disboscare una parte assegnata di territorio. Questi tzimberer costituirono poi delle comunità più ampie, dette contrade, che diedero poi luogo alla formazioni di 13 comuni diversi sparsi nel territorio.
I comuni si costituirono nei " XIII COMUNI CIMBRI VERONESI". In questa seconda ipotesi storica l’attuale nome "cimbri" deriverebbe quindi da una dialettizzazione progressiva dell’originario termine "tzimberer" nell’attuale "cimbri" appunto, determinato dalla atavica difficoltà dei popoli veneti nel dire correttamente alla lettera "Z" trasformandola in "S".
I tredici comuni erano quelli che oggi si chiamano: VELO, ROVERE’, ERBEZZO, SELVA DI PROGNO, BOSCOCHIESANUOVA, BADIA CALAVENA, CERRO, S. MAURO DELLE SALINE, AZZARINO, S.BORTOLO, VAL DI PORRO, TAVERNOLE, CAMPOSILVANO. Gli ultimi cinque sono oggi sono stati accorpati nei comuni limitrofi più estesi.
Sul finire del 1500 tutti i tredici comuni avevano assunto la loro fisionomia giuridica e si costituirono in "vicariato delle montagne dei 13 comuni dove si parlava ovunque l’antica parlata "cimbra" Tauch che ancora oggi si parla solo a Giazza, frazione di Selva di Progno.
Per queste specificità i XIII Comuni Veronesi godettero di particolari concessioni autonome anche sotto il dominio della Repubblica di Venezia fino all’occupazione napoleonica che cancellò ogni cosa. Questa particolare storia ha lasciato delle tracce indelebili sul territorio e così oggi possono essere conosciute attraverso il materiale custodito nel MUSEO DEI CIMBRI di Giazza.
Madonna della Lobbia; Addolorata é, l'unico esempio di arte popolare sacra nel suo genere, l'opera rinvenuta piú in alto sui Monti Lessinii |
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Collari per pecore e Stampi per Burro; Schegljan for Schafan uh Smaltz stempel |
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Esempio di scultura detta "Colonnetta"; sec. XV. Il nostro territorio vanta la presenza di quasi trecento esemplari di queste forme di espressione artistica. |